Pianta di limone: caratteristiche e consigli per coltivarla a casa

Impariamo come coltivare in autonomia la pianta di limone; caratteristiche, consigli sulla messa a dimora e le cure naturali più adatte in caso di attacco da parte di insetti. Scopri come far crescere una pianta di limone e godrai per tutto l’anno dell’aroma dei suoi deliziosi frutti!

  1. La pianta del limone: caratteristiche e fioritura

Un limone è fonte di vitamina C, fortifica l’organismo e aiuta a mantenere la linea grazie al suo basso apporto di calorie e al sapore tipicamente aspro. Averlo in casa vuol dire poter sempre trarre beneficio dal suo profumo e dalle sue proprietà antiossidanti, perchè non provare a coltivarlo a casa? Sapevi che esistono limonate che non prevedono l’utilizzo esclusivo di questi agrumi? Guarda nel video come realizzarne una a base di basilico e mirtilli.

La pianta del limone: caratteristiche e fioritura

Tra tutti gli agrumi che sopravvivono all’inverno, il limone è uno di quelli la cui coltivazione è permessa anche in vaso. In questo modo è possibile avere una ventata di allegria e di odori Mediterranei anche nelle regioni più a nord del nostro Paese. Il suo tipico colore giallo canarino mette di buonumore anche nelle giornate più tetre, contribuendo a rendere l’alberello un’ottima scelta ornamentale.

L’albero di limone, Citrus limon, è originario dell’India e dell’Indocina ed è una pianta sempreverde come gli altri agrumi della famiglia delle Rutacee. Secondo alcune correnti di pensiero il limone non è una specie vera e propria ma un ibrido, tra il cedro (Citrus medica) e il lime (Citrus aurantifolia), proprio come accade per altre varietà di agrumi. Questa loro capacità ha contributo alla loro diffusione nel mondo, diversificandoli e rendendoli adattabili a diverse condizioni.
La pianta di limone è tuttavia diversa dagli altri fruttiferi perchè è in grado di produrre i frutti più volti l’anno. Il suo frutto, il limone, è estremamente comune e si trova con facilità nelle cucine degli italiani: ha una buccia spessa di colore giallo e ricca di oli essenziali profumati, la sua forma è ellittica e presenta ad un’estremità chiamata ‘umbone’.

Tipicamente una media pianta di limone è alta 3-6 metri (senza interventi di potatura), con rami irregolari e spinosi e riesce a svilupparsi facilmente in diversi climi, pertanto è possibile coltivarla in vaso o nel terreno con una relativa semplicità. Ovviamente in vaso avrà una dimensione più contenuta, ma proprio per questo è amata anche per abbellire i terrazzi delle grandi città.

La pianta del limone produce anche dei fiori, molto aromatici, che si palesano in coppia o da soli. Tendono a disporsi a ridosso delle foglie di colore verde scuro e si caratterizzano per avere un bel colore bianco con sfumature violacee nella parte inferiore.
Se l’albero è tenuto bene è in grado di rifiorire più volte in diversi periodi dell’anno, e questa condizione si verifica spesso quando coesistono anche delle condizioni climatiche favorevoli per la sua crescita.
Nella norma i fiori si mostrano in primavera, periodo in cui nascono anche i limoni invernali, e l’inizio dell’autunno, da cui nascono i limoni verdelli, che arrivano a maturazione nell’estate successiva.
I fiori della pianta di limone si chiamano zagare e sono immeditamente visibili perchè sono belli grandi. Non è detto che fiori e frutti spuntino in differenti periodi, può accadere anche che compaiano in sincronia.
L’albero di limone inizia a dare i propri frutti dopo il quarto anno di età e in genere la maturazione avviene da primavera all’autunno inoltrato. La pianta sempreverde è molto produttiva, tanto che oltre i profumati fiori regala a chi la coltiva dai 350 ai 600 limoni.
La vita massima di una pianta di limone è di circa 50 anni, ma serve una mano esperta in giardinaggio per mantenerla in vita così a lungo e dipende anche dalla varietà scelta.

Le varietà principali di piante di limoni acquistabili sono il Femminello Comune, il Femminello Siracusano, il Femminello Continella e il Femminello Bianco Zagara o Femminello Fior d’Arancio.

La pianta si presta bene a diversi climi e temperature, ma come tutte le specie vegetali ha temperature e condizioni atmosferiche ideali.
In particolare il limone non ama le basse temperature, tanto che intorno a -4°C tende a far cadere le foglie e con temperature anche più basse, che si protraggono nel tempo, rischia di avere dei danni permanenti.
Pertanto all’aperto si può coltivare solo in zone con clima mite, caratterizzati da inverni non troppo rigidi. Non a caso in Italia l’80% della produzione di limone avviene in Sicilia. In tutto il Sud e nelle isole il limone da’ il meglio di sè e produce frutti in abbondanza. Se abiti al Nord, non disperare: anche i microclimi dei laghi favoriscono lo sviluppo degli agrumeti. Nelle zone più settentrionali è possibile coltivare una pianta di limone, a patto che si provveda a coprirla con teli riparanti ed eventualmente spostarla all’occasione (al Nord si consiglia la coltivazione della pianta di limone in vaso).

Per quanto riguarda il terreno invece, quello ‘preferito’ dal limone è con ph leggermente acido e ricco di sostanza organica. Sono da evitare i suoli fortemente argillosi, e anche quelli troppo calcarei o salini. Se la pianta è posizionata in un limoneto è opportuno distanziarla di almeno 4 metri dagli altri agrumi.

Come piantare il limone in vaso

Coltivare il limone in grandi vasi è una pratica molto comune; l’importante per far crescere sana e forte la pianta è la capienza del contenitore, che deve essere bello profondo e ampio di modo che le radici possano svilupparsi in profondità nel terreno: minimo 32 cm per una pianta alta 70 cm, perfetti quelli 80 x h 80 cm per piante alte 1,80 m. Il terriccio da utilizzare in vaso può essere sia quello specifico per agrumi che composto da una parte di sabbia e mezza di argilla; inoltre è necessario aggiungere più volte l’anno dello stallatico pellettato o un concime organico a base di lupini macinati.

Il limone è una pianta estremamente produttiva e anche in vaso è possibile avere dei risultati ottimi. Si tratta comunque di una specia delicata e spostandola a seconda dei cambiamenti climatici ci permette di proteggerla e farla crescere. La coltivazione in vaso della pianta di limone si presta bene per gli ambiti domestici.
Quando si decide di piantare un esemplare di limone le annaffiature devono essere frequenti, soprattutto nel periodo più caldo, della primavera-estate, per evitare l’attacco di afidi, ragnetto rosso, cocciniglie e fumaggine.
Per le piante di limone messe nel terreno invece, l’irrigazione segue le stagioni: in autunno e in inverno si andrà ad innaffiare limitatamente, per poi aumentare nei mesi più miti. Il terreno dovrà sempre essere umido, soprattutto se la pianta è stata da poco invasata. Occhio a non esagerare!
Se noti un certo ingiallimento sulle foglie significa che l’albero ha bisogno di più acqua.

Coltivare la pianta di limone: il periodo del trapianto

Quando è opportuno iniziare la coltivazione della pianta di limone, specialmente in vaso? Di solito è consigliabile l’inizio della primavera perchè le temperature sono miti e le gelate sono un ricordo lontano. Per effettuare un trapianto di successo bisognerà spostare la pianta da un vaso più piccolo a uno più ampio; per fare un esempio se partiamo da un terreno di 20cm, il vaso successivo dovrà essere in grado di contenere la chioma del limone o comunque non dovrà essere meno di 1/3 di questo parametro. In questo caso va benissimo un contenitore di circa 30-40cm e profondo uguale. I vasi più indicati sono quelli in terracotta perchè il vaso tipico da giardino assicura una migliore temperatura delle radici ed evita che si surriscaldino, oltre che drenare meglio l’acqua in eccesso.

Un piccolo trucco per ottenere un buon travaso è ricoprire l’albero di limoni con della terra, fino all’attaccatura del tronco (non oltre); in questo modo si evitano fastidiose formazioni pollonifere. Questa tecnica di rinvaso deve essere eseguita periodicamente per far sì che la pianta di limoni cresca bene. Di solito il primo dei rinvasi si esegue dopo due anni e per ogni trapianto il vaso dovrà essere sempre più grande.
Quando l’albero di limoni è adulto, il rinvaso può essere ritardato ed effettuato ogni 3-4 anni e l’ultimo trapianto si farà utilizzando un vaso di 80 cm di diametro.

Come potare la pianta del limone

Il limone non richiede interventi di potatura frequenti; di solito quando si decide di potare una pianta di limone lo si fa o per motivi particolari (a causa di malattie) o per sfoltire chiome particolarmente dense.
Il periodo migliore per eseguire la potatura è la fine dell’inverno, in modo da dare il tempo alla pianta di potersi rigenerare con l’arrivo della primavera.
Se opti per una operazione fai da te sappi che dovranno essere eliminati dalla pianta sia i succhioni che i polloni, in modo da dare più energia ai nuovi rami che genereranno i futuri frutti.
Ovviamente ci sono altre parti della pianta da ripulire e queste sono i rami secchi o rovinati dal gelo, che una volta eliminate, aiuteranno la pianta a rinvigorirsi.

Raccolta dei limoni in ambito domestico

Come già detto, il limone è rifiorente, e in base all’epoca di fioritura si raccolgono diversi tipi di frutti.
I periodi principali di fioritura sono la primavera, dove si producono i limoni invernali, e settembre, da cui si generano i cosiddetti limoni verdelli, destinati a maturare nell’estate successiva.
La raccolta casalinga non richiede particolari indicazioni; sarà sufficiente raccogliere i frutti dell’albero quando sono belli maturi e contraddistinti da una buccia di colore giallo.

Se ti chiedi perchè al supermercato trovi limoni di colore verde è perchè nella coltivazione intensiva si tende a prelevarli anche quando non sono del tutto pronti. Il limone infatti, a differenza degli altri agrumi, matura anche quando è stato distaccato dalla pianta.
Ma in questo modo si dovranno fare altri trattamenti di carattere chimico al frutto e questo porta ad avere una buccia non commestibile. Con la coltivazione della pianta di limone casalingo il problema non si pone, perchè la curiamo con metodi naturali e quando il nostro limone sarà pronto potrai sfruttare sia l’interno che l’esterno.

Malattie del limone

Ci sono alcune malattie che colpiscono soprattutto il limone. Le soluzioni più efficaci a livello casalingo sono quelle pratiche e quelle preventive, come dedicare una adeguata nutrizione alla pianta e potarla se è troppo folta.
Il mal secco
Si tratta di una patologia fungina tra le più temibili per una pianta di limone in piena terra. Colpisce i vasi conduttori interni e porta al disseccamento della pianta o anche solo di una parte. L’unica vera soluzione per combatterla è scegliere varietà resistenti o tolleranti.

Batteriosi
L’attacco batterico si riconosce perché crea macchie color rosso bruno sui rami. Come si può prevenire? Con normali accortezze, come potare i rami e nutrire bene la pianta; in caso di forte attacco si può trattare col verde rame.

Gli insetti che attaccano la pianta di limone

Purtroppo le piante di limone sono abbastanza soggette agli attacchi dei parassiti.
Il più pericoloso è sicuramente la cocciniglia che provoca la fumaggine e il progressivo disseccamento delle foglie, rovina i fiori e quindi impedisce che i frutti crescano. Contro questo insetto si può usare il sapone puro di Marsiglia, strofinandolo sulle foglie con una spazzola. Se l’attacco è molto esteso si può aggiungere l’olio di neem.

Altri parassiti che possono attaccare la pianta di limone sono gli afidi e le minatrici serpentine. I primi puntano direttamente al frutto giallo, lasciando melata appiccicosa e foglie accartocciate e soggette a fumaggine. Questi bisogna debellarli con sapone di Marsiglia diluito in acqua, se gli estratti di menta applicati in precedenza non hanno funzionato.
I secondi invece tendono a sciupare le foglie, scavando delle sottilissime gallerie. Usa lo spinosad o il piretro per trattare efficacemente la pianta di limone.

Pagina originale > www.alfemminile.com

Lascia un commento