Siepe di alloro: caratteristiche e coltivazione

Le siepi di alloro sono tra le più utilizzate grazie alla loro resistenza. Del resto, l’alloro è tipico delle aree a clima mediterraneo e, dunque, nella nostra Italia, dove cresce spontaneamente. Usate sia per i giardini che in campagna, sia negli spazi privati che nelle aree pubbliche come i parcheggi.

L’alloro è ben noto sin dall’antichità. I romani lo adoperavano per realizzare le celebri corone con cui dare lustro a poeti, atleti o militari. Oggi viene usata per realizzare le corone dei laureati. Il lauro incarna il simbolo della saggezza.

Di seguito ti daremo una panoramica sulla pianta e le sue caratteristiche. Inoltre, ti faremo capire come poterla utilizzare per la realizzazione di una siepe come si deve per il tuo giardino.

Stando ai miti dell’antica Grecia, l’alloro simboleggerà anche pace e gloria. La pianta, stando alla mitologia, comparve a seguito dell’amore non corrisposto tra Dafne ed Apollo. Dafne chiese aiuto a Gea, dea della terra, per sottrarsi alle attenzioni che le dedicava Apollo. Dafne venne trasformata in un albero di alloro da Gea. Albero che Apollo non poté far altro che venerare.

Il Laurus Nobilis, questo il nome in botanica della specie più diffusa, appartiene alle Lauracee. La sua altezza massima è di 10 metri. Le altezze più comuni delle siepi in lauro, però, sono comprese tra i 2 e gli 8 metri.

L’alloro si distingue per essere una pianta che non richiede molte cure e sopporta bene le potature. Inoltre, si sposa bene con i climi molto secchi. Parallelamente, resiste anche agli inverni rigidi, essendo una pianta sempre verde. Il che è un plus. Significa, infatti, che non perde le foglie lasciando la tua siepe rigogliosa anche durante la stagione fredda.

Le foglie dell’alloro sono lanceolate e aromatiche, dal colore verde carico. Il suo fusto è eretto mentre la corteccia è verde nerastra. L’effetto ornamentale è assicurato in tutte le stagioni. Tra marzo ed aprile, infatti, l’alloro produce dei fiori bianchi molto gradevoli. Il loro colore è tra il bianco ed il giallo.

Tra ottobre e novembre, invece, gli esemplari femmina di alloro, producono dei frutti che, per colore e forma ricordano le olive. L’alloro è molto usato in cucina, come erba aromatica per le sue proprietà digestive. In cosmesi, invece, è molto adoperato per realizzare saponi.

La siepe d’alloro è tra le preferite, soprattutto se si ha bisogno di una siepe schermante, divisoria ma anche protettiva, sia per giardini privati che per case di campagna. Si rivela la scelta perfetta nel caso in cui si voglia delimitare uno spazio confinante con delle case vicine.

Le siepi di alloro possono essere di tre tipologie:

Una siepe di alloro si compone da diversi esemplari messi in fila l’uno vicino all’altro. Se l’alloro viene potato e annaffiato correttamente, farà sì che la siepe possa durare anni.

Per far sì che la struttura della siepe cresca in modo regolare possono essere utili dei paletti a fare da guida. Saranno proprio i paletti a permettere potature all’altezza giusta. In questo modo, le piante potranno crescere in modo ordinato. I paletti possono essere dell’altezza che preferisci.

Come piantare una siepe di alloro? E’ necessario lavorare il terreno e scavare delle buche che siano necessariamente distanti. L’obiettivo è evitare che la siepe possa invadere le proprietà confinanti. Esistono, infatti, delle leggi che stabiliscono una distanza minima di mezzo metro. Se tale limite non dovesse essere rispettato, si potrebbero avere problemi legali.

La distanza perfetta dovrebbe essere compresa tra i 50 ed i 70 cm. Se vuoi ottenere una siepe più piena e folta, la distanza perfetta è di 50 centimetri. La siepe, in questo modo, ti proteggerà dal vento. La distanza di 70 centimetri è perfetta se non vuoi una siepe molto folta. Tieni presente comunque che, con il passare del tempo i rami si intrecceranno, chiudendo gli eventuali vuoti.

Le irrigazioni di una siepe di alloro non devono essere molto frequenti. L’acqua in eccesso potrebbe far sì che le radici si ammalino o prendano i funghi.

Le irrigazioni dovrebbero essere ogni 15/20 giorni. Si tratta di irrigare in modo calibrato, in modo da consentire alle radici di assorbire l’acqua e resistere agli agenti esterni. Una deroga sarà possibile se dovesse esserci un clima molto secco.

Ci si può accorgere facilmente se la siepe ha carenza di acqua: le foglie assumono un colorito marrone mentre il terreno diventa simile alla consistenza dei sassi.

Pagina originale > www.casaegiardino.it

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