Potatura autunnale

Quali piante potare in autunno? Come intervenire?

Le belle e tiepide giornate autunnali sono ideali per effettuare le ultime potature di alcune piante che necessitano di interventi di sfoltimento e accorciamento.

Dove il clima è ancora mite e l’inverno non è troppo rigido si possono effettuare potature di contenimento o di sfoltimento soprattutto degli alberi ad alto fusto, di piante a foglie caduche e di sempreverdi.

Per potare le piante occorrono attrezzi idonei al taglio, proporzionati al diametro dei rami da recidere e ovviamente ben affilati e disinfettati. La superficie di taglio va recisa con la massima precisione per evitare sfilacciature o rotture.

Il taglio va fatto obliquamente al di sopra di una gemma per facilitare lo scivolamento dell’acqua piovana. Se le gemme sono disposte l’una di fronte all’altra sui lati di un ramo, il taglio va fatto in modo orizzontale a pochi cm dalle gemme. Se i rami recisi di grosso calibro vanno protetti dalle intemperie e dall’attacco di parassiti e malattie fungine con un prodotto cicatrizzante.

Gli alberi, come Salice, Tiglio, Betulla, Acero, ecc, generalmente vanno potati ogni 3-4 anni, quando hanno perso completamente le foglie.
Gli interventi consistono nell’accorciamento dei rami troppo vigorosi; nel diradamento di quelli interni troppo fitti e in una leggera potatura della parte apicale per ridimensionare la crescita in altezza.

Anche se l’autunno non è proprio il periodo ideale per potare questo tipo di piante, a volte sono necessari interventi di contenimento nelle zone a clima rigido per evitare lo sradicamento a causa del peso eccessivo della neve che si deposita sui rami.

Gli interventi su Abete, Ginepro, Cedro, consistono nell’accorciare di rami troppo lunghi, secchi e e malati effettuando tagli al di sopra delle gemme per favorire l’emissione dei nuovi getti. Hai problemi con le piante? Iscriviti al gruppo

Le piante da siepi come il Lauroceraso, l’Alloro, il Ligustro, la Piracanta e la Fotinia vanno potate con tagli energici sia per dare una forma armoniosa sia per eliminare rami secchi, danneggiati.

Gli arbusti sempreverdi come bosso, Agrifoglio, Acuba japonica, Osmanto, Prunus lusitanica, richiedono interventi di diradamento dei rami interni; asportazioni di rami secchi e danneggiati; accorciamento dei rami troppo lunghi.

L’Edera, la Vinca minor, la Lonicera o caprifoglio e la Pachysandra vanno sfoltite nella parte interna; si accorciano i rami più lunghi; si asportano le porzioni vecchie e danneggiate.

Pagina originale > www.casaegiardino.it

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