Pianta di pistacchio: tutto sulla coltivazione

La pianta di pistacchio, nota scientificamente come Pistacia vera, è originaria di diverse regioni dell’Asia occidentale e del Medio Oriente. La sua coltivazione risale a migliaia di anni fa, ed è stata una fonte importante di cibo e reddito per le popolazioni locali. Infatti, è una delle poche piante da cui si ottengono i pistacchi, pregiati frutti secchi molto apprezzati in tutto il mondo per il loro sapore unico e le proprietà nutritive.

Come coltivare la pianta di pistacchio

Spesso la pianta di pistacchio viene coltivata per i suoi frutti, ma è ha anche una bellezza ornamentale che rende i giardini ancora più interessanti. Questa pianta ha bisogno di meno acqua rispetto alle altre colture orticole, per questo potrebbe essere una scelta di coltura sostenibile e allo stesso tempo fonte di reddito.

  • Preparazione del terreno: è necessario scavare una zona di coltivazione profonda, almeno 60 cm e rimuovere le erbacce e le radici per migliorare il terreno con compost o letame ben decomposto per migliorare la struttura e la fertilità.
  • Piantagione: è consigliabile acquistare piante di pistacchio da un vivaio specializzato e piantarle in autunno o primavera. A questo punto bisognerà scavare buche abbastanza grandi per ospitare le radici senza danneggiarle. La distanza tra le piante dovrebbe essere di almeno 5-7 metri, poiché il pistacchio diventa un albero abbastanza grande. Infine, mettere la pianta nella buca e riempirla con il terreno preparato e annaffiare bene la pianta dopo la piantagione per stabilizzare le radici.
  • Irrigazione: durante il primo anno, l’irrigazione è essenziale per aiutare la pianta a radicarsi. Bisogna assicurarsi che il terreno sia sempre umido. Dopo il primo anno, il pistacchio è abbastanza resistente alla siccità, ma si dovrà comunque irrigare durante i periodi di siccità prolungata.
  • Concimazione: serve un concime equilibrato specifico per piante di pistacchio o concime a lenta cessione all’inizio della primavera. È preferibile chiedere aiuto al rivenditore di concimi o a un esperto.
  • Attendere la produzione: la pianta di pistacchio può richiedere alcuni anni prima di iniziare a produrre frutti. La chiave è essere paziente e continuare a curare l’albero con attenzione.

Come prendersene cura

La protezione della pianta di pistacchio dai parassiti è essenziale per garantire una buona crescita e una produzione di frutti sana. Ci sono diverse misure preventive e interventi che si possono adottare per difendere la pianta di pistacchio dai parassiti.

  • Monitoraggio regolare: dare un’occhiata alla pianta tutti i giorni, è sempre un buon metodo, valido per tutte le piante, che potrebbe risparmiare alla pianta un attacco da parassiti.
  • Mantenere la pianta sana: bisogna assicurarsi di fornire alla pianta le giuste condizioni di crescita, tra cui un terreno ben drenato, irrigazione adeguata, concimazione equilibrata e un’esposizione adeguata alla luce solare.
  • Barriere fisiche: si possono utilizzare barriere fisiche, come reti o teli, per proteggere la pianta dai parassiti volanti o rampicanti.
  • Rotazione delle colture: se si coltivano più piante di pistacchio o altre piante nell’orto, è utile praticare una rotazione delle colture. Questo può aiutare a ridurre l’accumulo di parassiti specifici nel terreno.
  • Interventi tempestivi: in caso di infestazioni da parassiti, sarà necessario intervenire prontamente per limitare il danno. Se l’infestazione è grave o persistente, si deve consultare un agronomo o un giardiniere esperto per ricevere consigli su come gestire la situazione in modo efficace e sicuro.

Pianta di pistacchio: clima e potatura

La pianta di pistacchio (Pistacia vera) è originaria di regioni con climi caldi e asciutti, perciò questa pianta prospera in condizioni di clima mediterraneo, caratterizzate da estati calde e secche e inverni miti. Inoltre, il pistacchio richiede un periodo di freddo invernale per stimolare la fioritura e la produzione dei frutti.

Il pistacchio è abbastanza resistente alla siccità una volta stabilito, ma è importante assicurarsi che la pianta riceva acqua sufficiente durante i periodi di crescita attiva e soprattutto durante i primi anni di coltivazione.

Un altro punto su cui fare attenzione è la potatura che è una pratica fondamentale per questa pianta.

  • Potatura di formazione: nei primi anni di vita della pianta, si può praticare una potatura di formazione per modellare la struttura dell’albero. Sono da rimuovere rami e foglie danneggiate o ingiallite.
  • Potatura di produzione: dopo che la pianta ha raggiunto una dimensione adeguata e ha iniziato a produrre frutti, si può praticare una potatura di produzione per stimolare una produzione abbondante. Vanno rimossi i rami vecchi e non produttivi per favorire la crescita di nuovi rami giovani e vigorosi, che daranno frutti di migliore qualità.
  • Potatura di pulizia: ogni anno, è utile eseguire una potatura di pulizia per rimuovere rami secchi, malati o danneggiati, da fare soprattutto per prevenire malattie e parassiti.
  • Potatura di riduzione: se la pianta cresce troppo in altezza, si possono tagliare i rami più alti per ridurre l’altezza e incoraggiare la ramificazione.

È importante eseguire la potatura durante il periodo di riposo della pianta, generalmente in inverno. La potatura rappresenta delle ferite da curare per la pianta, ecco perché rispettare la tempistica del ciclo naturale, aiuta a mantenere la pianta sana e forte.

Pagina originale > www.repubblica.it

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