La Coffea Arabica, nota anche come Pianta del caffè, è una specie originaria dei paesi tropicali
La Pianta del caffè: origini e caratteristiche
Perfetta per essere coltivata in vaso, è indicata sia per gli esperti di giardinaggio sia per chi non è dotato del famoso pollice verde.
Il primo consiglio è quello di non tentare la strada della semina e della successiva germinazione; meglio acquistare un esemplare piccolo presso il proprio vivaio di fiducia.
Le foglie sono il vero punto di forza di questa pianta. Dotate di un bel verde brillante, sono numerose e particolarmente compatte. Non ci aspettiamo di vederle crescere come in natura. Le loro dimensioni in casa infatti difficilmente superano i 15 centimetri di lunghezza. Il fusto invece può arrivare fino a un metro e mezzo, basta avere l’accortezza di rinvasare la Coffea Arabica ogni anno, in un vaso preferibilmente di terracotta e più grande di almeno due centimetri rispetto al precedente.
La fioritura è spettacolare: le corolle bianche profumate ricordano quelle delle zagare ma non solo. Al loro interno contengono due piccoli semi che, una volta lavorati, danno vita al caffè, la bevanda più consumata al mondo. La Coffea arabica non ama la luce diretta del sole, è consigliabile posizionarla in un ambiente luminoso e caldo. In estate vive bene nelle zone a mezz’ombra del balcone o del giardino mentre durante l’inverno non tollera temperature inferiori ai 12°C.
Come si cura la pianta del caffè?
La Pianta del caffè ha bisogno di affondare le radici in un terriccio caratterizzato da un ph leggermente acido. Durante il rinvaso è necessario posizionare sul fondo uno strato di argilla espansa per facilitare il drenaggio dell’acqua. Le innaffiature devono essere frequenti ma non bisogna bagnare eccessivamente la terra. Per ottenere delle foglie sane e lucenti è preferibile utilizzare acqua a temperatura ambiente mentre, per garantire un perfetto microclima, è consigliabile nebulizzare le foglie ogni mattina.
Da aprile a ottobre possiamo aiutare la pianta con un concime universale a base di azoto. Il prodotto deve essere somministrato ogni 15 giorni, altrimenti rischiamo di bruciare sia le foglie che le radici. Non dimentichiamo che la fioritura, per quanto bella, è sempre uno stress per la pianta quindi è preferibile eliminare subito i fiori secchi e appassiti. È una specie molto robusta ma, occasionalmente, può essere colpita da afidi e dalla cocciniglia. In questo caso vi diamo un piccolo consiglio per eliminarli in modo naturale ovvero nebulizzare le parti colpite con acqua e sapone di Marsiglia.