Con l’arrivo di febbraio ecco cosa seminare nell’orto oltre alle patate per prepararsi ad una primavera ricca di ortaggi

Il mese di febbraio è ormai alle porte ma non è ancora tempo di lasciare da parte l’inverno. Infatti il caldo tarderà ancora ad arrivare e in molte regioni di Italia il secondo mese dell’anno porterà con sé ancora neve e gelo.

Per questo motivo le regole da seguire per chi è appassionato di giardinaggio e orto saranno le medesime del mese di gennaio. Si potrà procedere con la coltivazione della borragine e delle cipolle.

Oggi si andrà a vedere cosa coltivare in tunnel per ovviare al problema delle gelate, del freddo e della terra difficile da lavorare.

Tra i diversi ortaggi ci si potrà impegnare nella coltivazione di carote e valeriana. Si tratta di ortaggi molto salutari e utilizzati in cucina per la preparazione di piatti molto diversi tra loro.

Con l’arrivo di febbraio ecco cosa seminare nell’orto oltre alle patate per prepararsi ad una primavera ricca di ortaggi

La valeriana è uno tra gli ortaggi più resistenti al freddo tra quelli che si possono scegliere. Per proteggerla da eventuali gelate di febbraio, tuttavia, si consiglia di metterla a dimora in una serra fredda.

Dal momento che è una coltivazione molto robusta non necessiterà di particolari cure per crescere bene. Sarà sufficiente utilizzare un terreno fertile arricchito da una manciata di humus.

Per facilitare la crescita, poi, procedere con una pacciamatura del terreno necessaria per eliminare eventuali erbacce.

Durante l’estate, poi, sarà bene irrigare regolarmente ma solamente in mancanza di piogge.

Carote

Il secondo ortaggio che si potrà cominciare a coltivare a febbraio in serra saranno le carote, specie la varietà precoce. Quindi, con l’arrivo di febbraio ecco cosa seminare nell’orto.

A differenza della valeriana, però, è una radice difficile da coltivare dal momento che ha parecchie esigenze.

Per prima cosa bisognerà procedere con la coltivazione in piena terra evitando il trapianto dal momento che le carote mal si adattano a questa tecnica.

Le richieste maggiori saranno legate alla tipologia di terreno che dovrà essere sabbioso e molto soffice. In caso di terreno argilloso o sassoso le carote non riusciranno a svilupparsi in verticale e raccoglieremo ortaggi dalle forme molto strane.

Prima di procedere con la coltivazione sarà bene vangare il terreno fino a mezzo metro di profondità per renderlo più soffice.

Sul fondo sistemare uno strato di letame o di compost per una maggiore concimazione. Le carote, poi, andranno seminate a file rispettando una distanza di almeno 20 centimetri tra una e l’altra.

Le piantine andranno diradate dopo circa tre settimane e, di nuovo, dopo altre tre.

Le carote potranno essere coltivate vicino ad aglio, barbabietola, cipolla, sedano e altri mentre dovrebbero stare ben distanti dalle patate.

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