Carciofo: come coltivare correttamente questo ortaggio

Il carciofo è una pianta perenne della famiglia delle composite molto apprezzata ed utilizzata in cucina. Scopri tutto quello che c’è da sapere per coltivarlo correttamente nel tuo orto.

Il carciofo è un ortaggio di origini mediterranee, che fa parte della famiglia delle composite. È conosciuto ed utilizzato da diversi millenni e soprattutto apprezzato per le sue caratteristiche e per il suo gusto deciso. Esistono diverse tipologie di carciofi, partendo da quello celebre romanesco fino a quelli che si sono sviluppati sulle isole come nel caso del carciofo catanese e il carciofo rosso di Sardegna.

La sua principale caratteristica è quella di essere una pianta perenne che si adatta alla perfezione alle diverse tipologie di condizioni climatiche, anche se può ritrovarsi ad affrontare una fase di dormienza alla quale puoi porre fine dandogli tanta acqua. Se vuoi coltivare nel tuo orto qualsiasi variante di carciofo, devi innanzitutto scegliere un terreno che abbia un ph acido che oscilla tra 6 e 6,5. Con queste condizioni puoi ottenere uno straordinario risultato soprattutto se il terreno è particolarmente drenante.

Naturalmente prima di piantare il carciofo, devi preparare il terreno lavorandolo con una vangatura accurata per ottenere una certa profondità. In aggiunta, occupati della fase di concimazione usando possibilmente fertilizzanti naturali.

Per quanto riguarda invece le condizioni climatiche, la situazione ottimale è quella di disporre di un clima mite soprattutto perché è stato appurato che gli sbalzi climatici eccessivi possono danneggiare la pianta. La vangatura deve essere effettuata sia in estate che in autunno arrivando fino ad un massimo di 50 cm, grossomodo bisogna usare 5 kg di letame maturo per ogni metro quadrato di orto adibito ai carciofi.

Dopo aver preparato il terreno concimandolo opportunamente, procedi con la semina che devi eseguire da febbraio fino a maggio. Un aspetto molto interessante dei carciofi, è la presenza dei cosiddetti polloni che sono dei germogli che puoi eliminare dalla pianta per poter riavviare l’anno successivo una nuova produzione. Questa tipologia di operazione la devi eseguire al massimo entro il mese di aprile, mentre la messa a dimora degli ovuli va effettuata tra luglio ed agosto.

Altro aspetto da considerare è che nella semina bisogna tener presente una certa distanza tra le varie piante di carciofo (un paio di metri). Il carciofo è una pianta che peraltro può durare diversi anni, ma per prevenire patologie e problematiche di vario tipo, il consiglio che possiamo darti è quello di spostare la coltivazione ogni 4/ 5 anni in diverse zone del tuo orto.

Devi anche mantenere un’alta frequenza di irrigazione evitando assolutamente che il terreno possa presentarsi secco giacché questo indurrebbe il carciofo ad entrare nella cosiddetta fase di dormienza. Infine, il carciofo necessita di una potatura, mentre la raccolta la devi effettuare quando le punte sono ancora chiuse.

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