Agricoltura, alla Camera i decreti sui nuovi Ogm (che l’Europa ha bocciato)

A volte ritornano. O almeno, cercano di ritornare. E desta più di qualche imbarazzo scoprire che in Italia a tentare di aggirare le normative europee sugli Ogm sia lo stesso governo, nella persona della ministra dell’Agricoltura Bellanova. Il 14 gennaio 2021, infatti, arriverà il parere della Commissione Agricoltura della Camera sui quattro decreti proposti da Bellanova. A margine dell’aggiornamento delle misure fitosanitarie viene riorganizzato il sistema sementiero, con l’apertura agli Ogm già conosciuti e a quelli di nuova generazione, ottenuti tramite le nuove tecniche di miglioramento genetico (New Breeding Techniques, Nbt). Il lasciapassare a vecchi e nuovi Ogm ha già avuto una prima approvazione il 28 dicembre 2020, quando in una seduta molto defilata e a ranghi ridotti per le festività, la Commissione Agricoltura del Senato ha espresso parere favorevole sui quattro decreti. Peccato che la Corte di Giustizia Europea sia di tutt’altro avviso.

A sollecitare il suo parere erano stati quattro anni fa i giudici francesi, chiamati a dirimere la vertenza sollevata dalla Confédération Paysanne (il sindacato agricolo guidato dall’indomito José Bové) e da altre otto associazioni sul tema della sperimentazione in campo non tracciabile di sementi e altro materiale di moltiplicazione Nbt. Due anni di approfondimenti e poi, a fine 2018, la sentenza (causa C-528/16) che li equipara agli Ogm e come tali soggetti alle normative europee esistenti. In più, la legislazione europea e quella italiana aderiscono al Protocollo di Cartagena, che oltre alle tecniche di genoma editing definisce anche il Principio di Precauzione a tutela di salute, ambiente e biodiversità. Da attuare, in questo caso, a fronte del rischio di mutazioni indesiderate (off target), evidenziate e documentate dalla letteratura scientifica.

Le voci contro si moltiplicano, da Slow Food a FederBio, da Greenpeace a Legambiente. Secondo Carlo Petrini, il tentativo di far passare le pratiche Ogm è doppiamente grave, visto che i decreti proposti aboliscono i diritti stessi del sistema sementiero contadino garantiti dall’articolo 9 del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche (ITPGRFA): “Nessuna disposizione di questo articolo comporta una limitazione del diritto degli agricoltori di conservare, utilizzare, scambiare e vendere sementi o materiale di moltiplicazione. Il governo italiano cerca di favorire un ristrettissimo numero di imprese, la maggior parte grandi multinazionali, che vogliono ottenere il controllo delle filiere agroalimentari, mettendo agricoltori e consumatori davanti al fatto compiuto, con prodotti brevettati, non tracciabili e privi di certezze qualitative, per di più in assenza di qualunque analisi d’impatto sul sistema agricolo nazionale”.

In attesa di una decisione che potrebbe compromettere irrimediabilmente non solo le garanzie per il sistema agricolo interno, ma anche l’export (gli alimenti Nbt non sono etichettati come Ogm e quindi chi compra i nostri prodotti all’estero non avrebbe più alcuna certezza in merito), scalda il cuore la notizia della messa al bando da parte della Commissione europea del Mancozeb, il fungicida molto diffuso nelle colture orto-frutticole (uva in primis), considerato a rischio come cancerogenetico e interferente endocrino. La storia del Mancozeb è lunghissima, se è vero che i primi studi dell’Istituto Ramazzini di Bologna (uno dei centri di tossicologia ambientale più prestigiosi del mondo) risalgono a un quarto di secolo fa, attivati dal dato inquietante sull’incremento anomalo di carcinomi della tiroide tra le raccoglitrici di frutta della Romagna. Protetto dalla multinazionale che lo produceva, il Mancozeb ha dribblato per decenni gli avvertimenti dei ricercatori, fino all’ultima valutazione dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Entro giugno, tutti gli stati membri dovranno revocare i permessi di utilizzo dei prodotti fitosanitari che lo contengono. Meglio tardi che mai.

Pagina originale > www.repubblica.it

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