Sembra cosa da poco, ma a volte un fiore colorato o una pianta fiorita ci aiutano a stare meglio e possono regalarci grandi soddisfazioni, la cosa importante è non perdere tempo e soldi, scegliendo i fiori e le piante giuste.
Ecco un elenco dei 10 fiori da balcone invernali più belli e resistenti:1) Ciclamino
Il ciclamino, grazie ai suoi colori vivaci e alla sua resistenza al freddo è considerato il re dei fiori invernali da balcone. La pianta del Ciclamino è molto diffusa in Italia, si coltiva principalmente in vaso, la sua fioritura comincia nel periodo autunnale, le foglie sono di colore verde e a forma di cuore, mentre i fiori hanno petali molto grandi e dai colori vivaci, che vanno dal bianco, al viola fino al rosso vivo.
La pianta di Ciclamino appartiene al genere delle Cyclamen ed è originaria del bacino del Mediterraneo. Di facile coltivazione, non ha bisogno di grandi cure. Bisogna però fare attenzione al terreno, che deve essere sempre umido e bisogna evitare i ristagni d’acqua e le correnti d’aria troppo forti. Se la fioritura appare difficoltosa, bisogna aggiungere al terreno del potassio.A fine stagione, cioè all’inizio della primavera, i ciclamini rallentano sempre più l’attività vegetativa che si fermerà totalmente in estate, ma mi raccomando, non buttateli via! Se vedete fiori e foglie appassire o seccare, toglieteli immediatamente per evitare che facciano marcire tutta la pianta e che favoriscano l’attacco di parassiti. Il ciclamino, essendo una pianta bulbosa, rifiorirà il prossimo autunno!
2) Viola del pensiero o viola cornuta
La viola del pensiero è un’altra pianta molto apprezzata come fiore da balcone invernale. I colori delle viole del pensiero sono vari, dal bianco al rosa e lilla, e gli ibridatori ogni anno ne introducono di nuovi, comprese le tonalità sfumate e striate. Siccome non temono il freddo, sono ideali da mettere sul terrazzo o sul balcone di casa, ma possono anche essere interrate insieme alle piante da giardino.
Per assicurarci una buona fioritura, è preferibile posizionarle all’esterno in un luogo soleggiato, con un terreno ricco e fertile, molto ben drenato. Le viole non sono piante molto esigenti, ma è bene mescolare al terreno del compost fatto in casa, oppure aggiungere all’acqua una piccola quantità di concime per piante da fiore ad ogni annaffiatura. Gradiscono posizioni ombreggiate e non devono essere troppo bagnate altrimenti rischiano di marcire.
Se si vuole creare una composizione in una fioriera, le viole del pensiero sono molto belle interrate insieme a narcisi, tulipani, ciclamini, o in composizioni più complesse come questa:
3) Gelsomino invernale (chiamato anche Gelsomino di San Giuseppe)
Sono più di 200 le specie che appartengono al genere Jasminum, della famiglia delle Oleacee, quasi tutte originarie del continente asiatico o dell’Europa mediterranea. A differenza degli altri fiori da balcone invernali, che cominciano a fiorire già a ottobre o novembre, la fioritura del gelsomino invernale avviene con la pianta completamente spoglia delle foglie, a fine inverno, più o meno a partire da gennaio.
Anche se la fioritura della pianta è tardiva, consigliamo di cominciare a far crescere il gelsomino di San Giuseppe sul nostro balcone a partire da settembre, soprattutto se si vuole decorare una parete o una parte ampia di terrazzo. Questa pianta infatti, essendo di facile coltivazione, crescerà rigogliosa durante i mesi autunnali, avendo tutto il tempo per svilupparsi non superando però i due metri di altezza.
Questa tipologia di gelsomino è una pianta molto resistente, non teme il freddo e predilige posizioni soleggiate, se coltivato in luogo eccessivamente ombreggiato infatti, tende a fiorire poco. I suoi fiori sono di un bel giallo intenso, con un intenso profumo. Grazie alla sua velocità di crescita, il gelsomino di San Giuseppe può essere utilizzato come rampicante nei giardini pensili e a copertura di muri e ringhiere e come siepi da giardino. Il gelsomino di San Giuseppe è inoltre una pianta molto longeva e, se ben curata, può arrivare a vivere per decine di anni.
4) Calicanto d’inverno
I calicanti sono arbusti di dimensioni medie, a foglie caduche, originari della Cina. In Italia viene coltivata solo la specie chimonanthus praecox, che produce un arbusto disordinato, con vari fusti eretti, ben ramificati, che danno origine ad una vegetazione densa ed intricata. La caratteristica peculiare del calicanto sono sicuramente i fiori, che sbocciano in pieno inverno, in febbraio o marzo, indipendentemente dalle condizioni climatiche, e ben prima che la pianta abbia cominciato a produrre le foglie. I fiori sbocciano dal legno vecchio, senza picciolo e sono dotati di petali allungati, cerosi, di colore bianco o giallo. Nei giorni gelidi dei mesi più freddi dell’anno, con questa pianta sul balcone vi sembrerà di assistere ad un vero e proprio miracolo.
Il calicanto inoltre resiste bene anche all’inquinamento e allo smog, che spesso sono fonte di sofferenza per gli altri fiori da balcone. Inoltre i rami di questa pianta fioriti da poco, recisi e portati in casa in un vaso con acqua fresca, sono ideali come centrotavola perché per qualche giorno inondano la stanza di un delicato profumo. Per tutti questi motivi, il calicanto è molto apprezzato sui balconi e sui terrazzi come arbusto rampicante decorativo, capace di abbellire muri e ringhiere. Molto rustico e resistente è capace di sopravvive senza problemi agli inverni del nord Italia perché non teme gelo e neve. Il calicanto è una pianta di facile coltivazione, non necessita di particolari cure né di grosse quantità di acqua. La potatura si effettua in primavera, dopo che i fiori sono appassiti.
5) Narcisi autunnali
I narcisi sono una pianta bulbosa dai fiori giallo oro che fioriscono all’inizio della primavera. Questi splendidi fiori da balcone devono però essere piantati in un vaso oppure a terra in autunno, quando le temperature non sono ancora troppo fredde, a circa 10-20 cm di profondità. Solitamente i narcisi necessitano di almeno 6 ore di luce solare al giorno e di un terreno umido, ma in cui non si verifichi mai un ristagno d’acqua. Questa pianta si interra in autunno perché il bulbo ha bisogno del freddo per sbocciare e fiorire e alla fine della stagione se ben tenuto durante l’inverno, può rifiorire la primavera successiva. I bulbi dei narcisi infatti, possono essere lasciati nella terra per molti anni e fiorire ogni primavera, senza bisogno di essere rimossi e reimpiantati, a differenza dei conosciutissimi tulipani, che vanno rimossi e ripiantati ogni anno.
Il narciso si presta benissimo alla coltivazione in vaso. Il fiore va tagliato subito appena sfiorito, senza però toccare le foglie. Queste rimarranno verdi per almeno un altro paio di mesi e vanno nutrite con del concime per poter assicurare al bulbo le riserve necessarie alla fioritura dell’anno dopo. Proprio le foglie hanno questa funzione e l’errore più comune è quello di tagliarle perché antiestetiche. In terra questo apporto è meno importante perché il narciso trova più facilmente il cibo: in vaso invece la pianta dipende interamente dalle nostre cure.
6) La Schimmia (o skimmia)
La Skimmia japonica è una pianta sempreverde originaria dell’Asia centrale e del Giappone ideale come fiore da balcone invernale per via della sua crescita molto lenta e delle sue bacche rosse che resistono sui rami per tutto l’inverno. La schimmia è molto apprezzata per la coltivazione in vaso: oltre alle foglie di un colore verde intenso e molto resistenti, i suoi punti forti sono i fiori vivacemente colorati e i frutti: bacche rosse, ideali per decorare il centrotavola in stile natalizio. La sua coltivazione è semplice e dà molte soddisfazioni, è importante però seguire alcune regole basilari per in fatto di suolo, irrigazioni e di clima:
7) Cavoli ornamentali
I cavoli ornamentali sono graziosissime pianticelle ottenute dal cavolo comune (Brassica oleracea), ideali per abbellire balconi e terrazzi durante il periodo autunnale e invernale, fino a primavera. Le foglie (ondulate, arricciate o frastagliate, a seconda della varietà) sono disposte a rosetta e con l’arrivo dell’autunno assumono bellissime sfumature di colore che variano dal bianco al viola intenso a seconda della varietà.
I cavoli ornamentali si possono mettere in vaso sul terrazzo o in balcone, singolarmente, basta che il contenitore sia sufficientemente grande, cioè di almeno 30 cm di diametro. Grazie alle bellissime sfumature delle foglie questa pianta si presta anche alla realizzazione di aiole e bordure di grande impatto visivo nella stagione autunno-invernale e ancora di più a inizio primavera, in abbinamento a narcisi e ciclamini.
La coltivazione dei cavoli ornamentali è semplice. Queste piante infatti non hanno bisogno di molte cure, è sufficiente che l’ambiente e il clima siano asciutti, in quanto il freddo intenso e l’umidità possono provocare marciumi alle foglie. Questo tipo di pianta può essere coltivata in singoli vasi o in fioriere rettangolari utilizzando del terriccio costituito da 2/3 di torba, 1/3 di terriccio universale. Attenzione al troppo caldo: se la pianta si trova in un luogo soleggiato, va innaffiata regolarmente e se si presentano delle foglie danneggiate è opportuno eliminarle subito, per mantenere la pianta rigogliosa e evitare le malattie. Una curiosità: il fiore del cavolo ornamentale è anche commestibile e ricco di sostanze nutritive!
8) Crisantemi
I crisantemi sono fiori da balcone invernali e autunnali che appartengono ad un ricchissimo genere di piante della famiglia delle Asteraceae. Originarie di Europa e Asia, queste piante sono solitamente perenni o annuali, nonché coltivate in tantissime varianti e ibridi. A seconda della varietà, si potrà godere di fiori a corolla di diversi colori, dal giallo al rosa fino al lilla, al viola e al bianco. Anche se il crisantemo nella nostra cultura e tradizione è associato al cimitero e ai morti, in realtà questo fiore è uno dei più longevi e colorati fra i fiori invernali ed è anche molto facile da coltivare. Con un vaso di crisantemi sul balcone ci assicuriamo un tocco di colore e di profumo per tutto l’inverno!
La coltivazione di questo fiore ha avuto origine in Cina circa 2500 anni fa. Arrivò in Europa nel XVII secolo e venne battezzato crisantemo che dal greco significa “fiore d’oro”. Il clima preferito per questo fiore è quello mediterraneo, non eccessivamente caldo né troppo freddo. Questo fiore infatti ama il fresco delle giornate autunnali e non teme il gelo. Nonostante questa caratteristica, rimane comunque importante una buona esposizione al sole, mentre va protetto dal vento forte che rischia di rovinarlo. Il terreno preferito è quello morbido, ben drenato e ricco di sostanze nutritive.
9) Gaultheria procumbens
La Gaultheria procumbens è una pianta molto bella da avere sul balcone invernale grazie alla bellezza dei suoi fiori e al colore rosso intenso delle sue bacche che restano sulla pianta fino per tutto l’inverno. Questa pianta è originaria del nord America e appartenente alla famiglia delle Ericaceae. Le foglie hanno forma ovale sono di colore verde e nel periodo autunnale assumono una gradevole colorazione rossastra. I fiori sono piccoli, ricordano come forma quella di una campana, sono di colore bianco oppure rosa. Ma la cosa più interessante di questa pianta è il frutto: una bacca di colore rosso, perfetta per decorare centrotavola natalizi.
La Gaultheria procumbens è facile da coltivare e non necessita di particolari cure, ma per assicurarci una crescita robusta e rigogliosa, occorre rispettare le esigenze di questa pianta legate al il tipo di terreno e all’esposizione. Il terreno ideale è acido, drenato e soffice, con una certa quantità di torba e sabbia. Se posizioniamo la nostra Gaultheria procumbens vicino ad azalee e rododendri, produrrà una quantità maggiore di bacche. In ogni caso la pianta non va esposta al sole intenso, mentre sono ideali posizioni di mezzombra. Oltre a essere molto decorative, le foglie di Gaultheria possono essere utilizzate per preparare olii e infusi dal potere analgesico e antinfiammatorio.
10) Elleboro o rosa di Natale
Infine c’è la famosa rosa di Natale, una pianta perfetta come pianta da fiore da balcone invernale perché fiorisce a dicembre e i suoi fiori bianchi crescono anche in condizioni molto rigide, sotto la neve e con pochissimi raggi di sole. Questa pianta raggiunge la sua massima fioritura proprio nei giorni di Natale, restando poi fiorita fino alla primavera. I fiori inoltre si prestano molto ad essere recisi e messi in acqua, rimangono freschi per molti giorni e sono particolarmente adatti per la realizzazione di centri tavola natalizi.
L’elleboro appartiene alla famiglia delle Ranucolacee. L’origine del nome di questa pianta è greco, ma la pianta ha origini nel Caucaso e nell’Asia Minore. Per coltivarla all’aperto, in vaso sul balcone o sul terrazzo, è importante posizionarla in una zona ombreggiata, dove non arrivino i raggi diretti del sole. Se toccate radici e rizoma, lavate sempre accuratamente le mani perché contengono sostanze tossiche.